
Specializzati nel trattamento della malattia parodontale
La Parodontologia moderna, tramite test batterici e genetici, permette di individuare l’esatta composizione batterica e la suscettibilità genetica alla parodontite. Così è possibile delineare il profilo di rischio dei pazienti e impostare un piano di trattamento individualizzato mirato alla salvaguardia di denti e gengive.
Lo Studio Dentistico del Dr. Tomarelli a Roma, è specializzato nella diagnosi, prevenzione e cura e delle patologie parodontali. Lo scopo dei nostri interventi è sempre mirato alla salvaguardia dei denti dei pazienti.
Studio dentistico Dr. Tomarelli a Roma: diagnosi e cura della parodontite
La malattia parodontale è un’infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti che si manifesta con:
- Sanguinamento
- Edema
- Gonfiore dei tessuti gengivali
- Perdita di supporto osseo attorno ai denti
La causa della parodontite è batterica, ed è legata all’accumulo di placca e tartaro sulla superficie del dente.
Diagnosi della malattia parodontale
Nello Studio dentistico Tomarelli, a Roma, ci atteniamo a un preciso protocollo diagnostico per il trattamento della malattia parodontale, che prevede:
- Valutazione delle abitudini igieniche e alimentari del paziente
- Individuazione di eventuali comportamenti a rischio/ es. fumo
- Sondaggio del solco gengivale
- Radiografia della cresta ossea
- Test microbiologici per individuare la flora batterica orale
- Test genetici per identificare la predisposizione alla malattia
Eseguiti gli esami utili alla diagnosi della malattia parodontale, la terapia mira – tramite procedure non chirurgiche (levigatura radicolare) e terapie chirurgiche resettive, rigenerative o mucogengivali, a risolvere i difetti ossei e a ripristinare la salute e l’estetica gengivale.
Il nostro obiettivo è trattare la malattia parodontale per salvare i denti dei nostri pazienti permettendo, tramite un sistema di richiami d’igiene orale professionale, il mantenimento della salute ottenuta.
NON AVERE PAURA DEL DENTISTA: ABBIAMO LA SEDAZIONE COSCIENTE
Trattamento della parodontite nel nostro Studio Dentistico a Roma
Il trattamento della parodontite, a seconda della condizione clinica in qui si trovi il paziente, può risolversi con sedute d’igiene profonda da ripetersi ciclicamente oppure con la terapia chirurgica vera e propria.
Approccio non chirurgico: la terapia causale
Anche quando in presenza di una predisposizione genetica, se ci si attiene a un adeguato protocollo di mantenimento, la terapia causale può dirsi risolutiva per chi soffre di parodontite.
Il protocollo per la terapia causale è così articolato:
- Istruzione all’igiene: individuati i possibili comportamenti errati per cercare di correggerli (fumo, alcool, stress, alimentazione scorretta), l’igienista procede con la parte istruttiva, che riguarda il corretto uso degli strumenti usati a casa per l’igiene orale – spazzolino, filo interdentale, scovolino.
- Pulizia profonda: grazie a strumenti manuali e a ultrasuoni, con la detartrasi e la levigatura radicolare si eliminano placca e tartaro da denti e gengive, andando particolarmente a fondo nei solchi e nelle tasche parodontali, lì dove si annidano e proliferano i batteri causa della malattia.
- Asportazione degli elementi infetti: solo quando in presenza di infiltrazioni dannose, ci troviamo costretti a rimuovere otturazioni e protesi incongrue oltre, naturalmente, a eventuali carie nei denti.
Terapia chirurgica delle parodontiti gravi
Quando la malattia parodontale non è trattata per tempo si può assistere al riassorbimento dl tessuto osseo e gengivale, causa della perdita dei denti. Gli interventi chirurgici che possono essere messi in campo sono di tre tipi e vanno valutati in base al caso clinico:
Chirurgia resettiva: serve a rimuovere definitivamente le tasche parodontali in cui si annidano i batteri patogeni. È utile anche a rimodellare l’osso, poiché elimina tutte quelle imperfezioni morfologiche che causano l’accumulo eccessivo di placca.
Chirurgia rigenerativa: quando l’osso si ritira a causa della parodontite, possiamo rigenerarlo grazie al ricorso a membrane e biomateriali sostitutivi. Il volume recuperato consente la stabilità de denti ancora presenti in bocca, oppure l’inserimento di impianti dentali, a sostituzione degli elementi perduti.
Chirurgia mucogengivale: quando a ritirarsi è la gengiva, le radici rimangono esposte: ciò rovina l’estetica del sorriso, aumenta la sensibilità dentale e aumenta il rischio di carie radicolari. Grazie a questo tipo di intervento, possiamo recuperare il deficit acquisito aumentando la gengiva, sia in volume che in altezza, sia sui denti naturali, sia sugli impianti.