Tutto quello che devi sapere sulle faccette dentali estetiche

bocca con rossetto blu e denti con faccette dentali

Le faccette dentali estetiche rappresentano una terapia odontoiatrica innovativa che serve per correggere tutti i difetti di forma, colore e posizione dei denti. La loro applicazione garantisce un sorriso perfetto e assolutamente naturale.

Cosa sono le faccette e perché si usano?

Anche dette veneers, le faccette sono delle sottili lamine realizzate in ceramica o composito (lo spessore può andare da 0,3 a 0,7 millimetri), che hanno lo scopo di donare al paziente un sorriso regolare, luminoso e soprattutto sano.

Queste sottili lamine vengono incollate sulla superficie esterna dei denti, sia sull’arcata superiore che su quella inferiore. Di fatto le si può definire delle vere e proprie protesi adesive. La loro applicazione è semplice e utile a diversi scopi. Si usano, infatti, per:

  • coprire i denti macchiati o consumati
  • correggere i denti storti
  • allungare i denti corti
  • correggere i denti sporgenti
  • correggere i denti diastemati (distanti fra loro)

Faccette dentali vantaggi e controindicazioni

I vantaggi nell’uso delle faccette dentali sono evidenti: in poco tempo, e in maniera del tutto indolore, è possibile ripristinare un sorriso sano e bello. Come detto infatti, grazie alle faccette, si può ovviare anche alle situazioni più complicate, quelle in cui i denti risultano rotti, scheggiati, abrasi o irrimediabilmente consumati.

A fronte di questi grandi miglioramenti per la bocca, c’è da tenere presente, però, che un intervento simile ha un costo piuttosto elevato, anche a seconda dei denti coinvolti e dei materiali scelti. Altra considerazione da fare è legata al fatto che il dentista, per far sì che le faccette dentali aderiscano alla perfezione, durante l’operazione deve preparare in maniera conservativa il dente limandolo. Ciò significa rimuovere per sempre uno strato di smalto dalla superficie dei denti.

Quanto durano le faccette dentali

Generalmente le faccette hanno vita lunga. Se il dentista ha lavorato bene, se i materiali impiegati sono buoni e se il paziente segue una corretta igiene e manutenzione, le faccette possono durare tra i dieci e i quindici anni.

Quante sedute occorrono per realizzare le faccette

L’applicazione delle faccette dentali richiede diversi passaggi, tutti ugualmente importanti. In genere le sedute necessarie per portare a termine il trattamento sono tre:

  • 1. Analisi della bocca, foto e pianificazione dell’intervento
  • 2. Preparazione dei denti e impronte
  • 3. Applicazione delle faccette e rifinitura
due sorrisi: esempio di faccette dentali prima e dopo l'applicazione

Come si mettono le faccette sui denti

Una corretta applicazione delle faccette dentali deve seguire scrupolosamente i tre passaggi sopra elencati. Vediamoli in dettaglio:

Fase 1: Pianificazione

In questa fase, lo specialista ha il compito di esaminare la bocca del paziente e valutare se realmente le faccette dentali possono essere la soluzione più adatta alle sue necessità. È molto importante che il dentista esponga bene tutti i pro e i contro cui si va incontro con l’applicazione delle faccette.

Successivamente si esegue un protocollo fotografico della bocca, seguito da radiografie e da impronte tradizionali o digitali. Il tutto viene poi inserito in un software di pianificazione, che permette di visualizzare un’anteprima di quello che sarà il nuovo sorriso del paziente.

In alcune situazioni cliniche si può fare una prova in bocca di quello che sarà il risultato finale con un mock-up in composito che può essere addirittura portato dal paziente per alcuni giorni.

Fase 2: Preparazione

Questa è la fase più importante e delicata. Il dentista ha il compito di limare la superficie del dente per uno spessore equivalente a quello che, in seguito, verrà occupato dalla faccetta. È importante che lo specialista sia attento e molto preciso, affinché il risultato finale sia naturale. Questa è una fase decisiva poiché il dente che verrà limato dovrà accogliere la protesi senza risultare indebolito. In genere l’operazione di preparazione è indolore, spesso non è nemmeno necessario ricorrere all’anestesia.

Successivamente il dentista prende l’impronta dei denti e provvede a individuare le giuste caratteristiche di colore da conferire alle faccette. Il loro vantaggio estetico è che, essendo delle sfoglie molto sottili, fanno passare la luce: ciò gli conferisce un colore completamente naturale.

Terminata questa fase, l’impronta viene inviata al laboratorio odontotecnico specializzato in questo tipo di terapia per la realizzazione del modello sul quale verranno realizzate le faccette.

Fase 3: Applicazione

La prima cosa da fare è pulire e lucidare i denti, quindi si applica un cemento adesivo particolare sulle faccette che, immediatamente, vengono posizionate sulla superficie trattata. Per fissare definitivamente le piccole protesi, il cemento viene polimerizzato da una luce ad ultravioletti che ne garantisce la cementazione permanente. Il trattamento si conclude con la rimozione del cemento in eccesso, la rifinitura, la lucidatura e l’analisi dell’occlusione.

Di solito è buona norma fissare un ultimo incontro a distanza di due settimane, per verificare la risposta delle gengive ed esaminare un’ultima volta il risultato estetico ottenuto, anche con un set di fotografie.

calco in gesso con faccette dentali

Ma qual è il miglior materiale da usare?

Per realizzare le faccette si può ricorrere a materiali diversi, la scelta dipende dal paziente e dalle esigenze che presenta in fase di colloquio. Se è vero che quelle realizzate in ceramica sono le più resistenti, esteticamente belle, lucide e longeve, è vero anche che sono le più costose e delicate da trattare nella fase preparatoria.

Qualora si abbia l’urgenza di ripristinare il sorriso velocemente e in un’unica seduta, è possibile ricorrere alle faccette in materiale composito. Benché questo restauro abbia vita limitata e sia più soggetto al deperimento del materiale, c’è da dire che per queste sue caratteristiche ha un costo inferiore a quello destinato agli altri tipi di protesi.

Quando conviene ricorrere a una corona dentale?

Non sempre ricorrere all’uso delle faccette è la soluzione migliore. Se i denti sono gravemente danneggiati, magari intaccati da carie profonde che obbligano il paziente a sottoporsi a una cura canalare, è bene valutare l’applicazione di una corona dentale. La differenza è sostanziale: la corona avvolge l’intero dente che, per tale motivo, deve essere limato a 360 gradi. È chiaro che una simile aggressione è plausibile solo nel momento in cui il dente è effettivamente compromesso. C’è da dire che la corona, proprio perché avvolge il dente a tutto tondo, lo mantiene intatto al suo interno e, una volta cementata, diventa un dente funzionante al 100%

I nostri consigli

Come abbiamo visto, le faccette dentali possono essere la soluzione definitiva per chi ha denti esteticamente poco attraenti. Si realizzano in tempi brevi, andando a correggere anche quei problemi che richiederebbero fasi di recupero assai più lunghe. Considerando però che per applicare le faccette i denti devono essere limati, e che lo smalto asportato non è mai recuperabile, il nostro consiglio è quello di valutare bene la propria situazione di partenza prima di procedere.

Nel caso in cui, ad esempio, vogliate solo recuperare un colore più bianco e splendente, piuttosto che ricorrere all’uso delle faccette, tenete in considerazione la possibilità di sottoporvi a un semplice sbiancamento dentale. È vero che questo andrà ripetuto nel tempo, ma i vostri denti non verranno intaccati in nessun modo.

Ugualmente, per raddrizzare dei denti storti e rendere il sorriso più regolare e naturale, ci si può affidare all’ortodonzia estetica: sia con l’utilizzo di mascherine trasparenti (tecnica Invisalign), che con quello di apparecchi fissi dotati di bottoncini (brackets) posizionati sul lato interno dei denti (tecnica linguale) e quindi del tutto invisibili.


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